Al mattino ci alzavamo presto, mio marito partiva per primo, io rigovernavo di corsa, prendevo Il mio piccolo in un cestino, e lo portavo dalla nonna fino a tarda sera, quando cessavamo il nostro lavoro.
E questo continuava con la filastrocca di tutti i giorni. Un attività commerciale molto difficile, nel settore del motociclismo, clientela sempre più esigente, anche nei momenti più stressanti della giornata, bisognava scherzare, ascoltare, ridere.
Gli argomenti dominanti erano le corse, i campionati, i nuovi modelli, tutti argomenti lontani dalla mia indole. Il mio desiderio era di vivere all’aria aperta, passeggiate nei boschi, apprezzare la natura, fare delle belle nuotate e prendere tanto sole.

1 commenti:

giovanna ha detto...

Ciao Vit, le persone che leggono il tuo diario, imparano a volerti bene. Ciao Giovanna

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